24 gennaio 2004, Somma Lombardo. Una giovane coppia cerca di sbarazzarsi dell’auto di una ragazza barbaramente uccisa. Fanno parte delle cosiddette “Bestie di Satana”, una setta colpevole di tre omicidi e un’induzione al suicidio.
Marco Di Stefano, all’epoca allievo alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi, qualche mese dopo apre il giornale e trova la foto del gruppo a tutta pagina.
Marco Di Stefano sono io, e in quella foto scattata a fine anni ’90 davanti al mercato comunale della Fiera di Sinigaglia, a Milano, io riconosco la metà delle facce.
È l’estate del 2004. E di colpo mi sento adulto. È da quel giorno che cerco di scrivere di questa storia, per dare risposte a delle domande che mi assillano. Qual è il punto di svolta che spinge un adolescente a diventare un assassino o un artista? Che cosa mi ha salvato da una vita di violenza, rabbia, rancore? Ma soprattutto: potevo essere io? Poco più di un fatto personale è un viaggio a ritroso nell’adolescenza. Un momento della vita molto particolare, fatto di aspettative, sogni speranze, ma anche di rabbia, paura. A volte violenza. Poco più di un fatto personale è uno spettacolo su quel vuoto che tutti abbiamo sentito quando avevamo 17 anni e non sapevamo chi o cosa saremmo diventati. Un vuoto che ci spaventa anche oggi che siamo genitori, perché sappiamo che lo proveranno anche i nostri figli. Poco più di un fatto personale è uno spettacolo sulla speranza. Poco più di un fatto personale è uno spettacolo su di noi. Dedicato al fanciullo che eravamo e che ora è cresciuto. Ed è anche capace di prendersi in giro.
Uno spettacolo che fa ridere e piangere, perché così è la vita: buffa e spietata, come l’adolescenza.
Dai 15 anni
Biglietto 10€ in prevendita su MidaTicket (+1€) o in cassa la sera dello spettacolo. Ingresso gratuito per allieve e allievi dei corsi di Teatro Prova
(consigliata la prenotazione: via mail a sangiorgio@teatroprova.com, via WhatsApp al 347/5608415 o chiamando lo 035/225847).