Due attrici danno voce alle vicende e al sentire delle ragazze e dei ragazzi che frequentano la scuola di oggi, attraverso un mosaico di storie schiette e sincere, talvolta provocatorie e taglienti che innescano una serie di (necessarie) riflessioni: quanto la scuola sia una meravigliosa occasione per studenti, insegnanti e società, quanto si sforzi di rispondere alle esigenze e stare al passo coi tempi, quanto sappia orchestrare le capacità, le intuizioni, i bisogni.
Lo spettacolo è strutturato in quadri che attingono alla vita quotidiana dello stare a scuola: dalle verifiche ai voti, dai pensieri appena prima di entrare a scuola ai colloqui coi genitori.
Il titolo fa da cornice e si destruttura nei suoi molteplici significati:
La scuola che c’è, un’Istituzione da apprezzare e al contempo da rimettere in discussione. Ossia ciò che esiste e come viene percepito nella quotidianità.
La scuola che non c’è, quella che non si cura del singolo e che teme i cambiamenti, quella che non rende ognuno partecipe, che non riconosce ogni singola voce, di chi non rinuncia ai propri modi di pensare, che manca e non risponde ai bisogni, talvolta distratta da burocrazia e scartoffie.
La scuola, quella ideale, che lavora per costruire una comunità, che è più del semplice apprendimento e dove viene praticata l’educazione come pratica della libertà, della passione per il sapere, del viaggio di ognuno dentro sé stesso. La scuola come dovrebbe essere anche secondo la Costituzione: un luogo determinante per garantire, nei fatti, le medesime possibilità a tutti.
Età consigliata 14+ (Scuola Secondaria di II grado)
Durata 60 minuti
DEBUTTO
15 Novembre 2024 – Teatro San Giorgio, Bergamo
testo e regia Francesca Poliani
con Anita Gandossi e Beatrice Gotti
scenografia e costumi Andrea Colombo
audio e luci Marco Raineri
si ringraziano
Don Vincenzo Pasini, docente Liceo Paolo Sarpi di Bergamo
Gianluca Spitalieri, docente Liceo G. Falcone di Bergamo
le allieve e gli allievi del Corso Giovani di Teatro Prova
materiale
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