duetto

da 1 a 5 anni

Musica senza musicisti, note senza pentagramma, un dito per accendere immagini sonore, un balzo e rimbalzo tra gesti e gesture.

Due mondi che si incontrano scontrandosi, due linguaggi che imparano ad ascoltarsi, due suoni diversi da accordare.
La storia di un incontro che nasce come uno scontro: lui con i suoi suoni giocosi e colorati, lei con i suoi movimenti leggeri e ricchi di immagini.
Una performance che racconta della diversità di due linguaggi: quello sonoro e visivo creato in diretta grazie all’uso di un tablet e quello evocativo del movimento danzato.

A fare da specchio all’evolversi della relazione è il cambiamento dello spazio scenico: da luogo esclusivo di uno solo, a spazio condiviso di giochi e scontri.
I due mondi si scrutano, si attraggono, si mescolano, entrano in relazione per dare vita a un vero e proprio duetto.

Durata 35-40 minuti circa
Età consigliata dai 12 mesi ai 5 anni (nido, sez. primavera, scuola dell’infanzia)


 

FESTIVAL E RASSEGNE

Duetto è stato selezionato e ospitato da:
2015 – Visioni di Futuro Visioni di Teatro, Bologna 
2015 – Segni d’Infanzia, Mantova 
2015 – International Theatre Festival for Children 100, 1000, 1.000.000 stories, Bucarest 
2016 – Naj, Naj, Naj Festival, Zagabria
2016 – FITPTI Iasi International Theatre Festival for Young Audience, Iasi
2016 – Children’s Theatre Festival Zvezdarište, Belgrado
2018 – Piccino Picciò, Vimercate
2018 – Minifest Operaestate, Castelfranco Veneto (TV)
2019 – Famiglie e Teatro, Vicenza
2022 – A pesca di sogni, Venezia
2023 – Trame Festival, Brescia
2023 – Aspettando Love Sharing, Elmas (CA)

regia Valeria Frabetti e Andrea Buzzetti
con Chiara Carrara e Andrea Rodegher

Spettacolo con poche parole
Per un pubblico di massimo 100 persone

Ideale per piccoli spazi con pubblico seduto in prossimità della scena

progetto

Duetto, realizzato in collaborazione con La Baracca – Testoni Ragazzi di Bologna, si sviluppa attorno al tema dell’uso creativo della tecnologia nell’infanzia.

Il focus è sul bambino, sulla sua educazione alla libertà creativa. Obiettivo è indagare sull’interazione tra bambino-tecnologia-arte e creatività.

Negli ultimi anni il tema dell’uso di tecnologie da parte dei più piccoli è un argomento molto dibattuto. Come in una sorta di processo in cui sul banco degli imputati ci sono le nuove tecnologie, gli esperti si dividono tra colpevolisti e innocentisti: i primi mettono in luce i danni psicologici e relazionali che questi strumenti provocherebbero allo sviluppo del bambino, i secondi, al contrario, ne mettono in rilievo le potenzialità espressive e la facilità d’utilizzo.
Tale dibattito apre ad alcune domande: un device può avere un utilizzo artistico? Può stimolare attivamente la creatività dei più piccoli? Quali prodotti artistici si possono realizzare? E con quale grado di complessità? Come cambia l’approccio dei bambini a seconda della cultura di appartenenza?
Il nostro punto di vista è quello di una compagnia teatrale che da più di trent’anni ha come mission quella di sperimentare forme comunicative ed espressive che possano crescere e svilupparsi insieme alle nuove generazioni con cui lavora.

Il desiderio che ci muove è la volontà di esplorare il legame tra arte, educazione e nuovi linguaggi tecnologici nella considerazione del dato oggettivo della presenza di questi strumenti nella vita quotidiana dei “nativi digitali”.