4+
È un giorno importante per Ilaria e Roberto: per i due fratelli è l’ultimo nella casa in cui sono cresciuti.
Domani andranno in una casa nuova. Tra giochi, scherzi, storie e qualche litigio, è tempo di mettere ordine tra le scatole che li circondano e tra i ricordi che vi sono custoditi.
Per i due è l’occasione per rivivere con leggerezza la loro storia insieme e per mettersi in ascolto unendo due mondi tanto distanti.
Roberto ama suonare la batteria e riempie il silenzio con i suoi ritmi travolgenti; Ilaria è curiosa, attenta a tutto ciò che la circonda, le piace chiacchierare, è sempre in movimento e, anche se le piace la musica, non può sentirla.
Lei vive in un mondo di silenzio: è sorda dalla nascita.
Una storia di straordinaria normalità che racconta il valore dell’ascoltarsi, il significato profondo del silenzio e il fatto che le barriere tra le persone esistono solo se si vogliono creare.
Lo spettacolo, ispirato alla storia vera di Ilaria Galbusera, ventitreenne bergamasca sorda dalla nascita, è in italiano ed è pensato per avvicinare gli udenti al mondo dei sordi.
Durata: 50 minuti circa
Età consigliata: 4+
regia Stefano Mecca
con Sofia Licini e Marco Menghini
luci Marco Raineri
scenografia Stefano Facoetti
costumi Stefano Facoetti e Marilena Burini
consulenza pedagogica e LIS Ilaria Galbusera e Federica Baroni
patrocinio Ente Nazionale Sordi sezione provinciale di Bergamo
Spettacolo sostenuto da Regione Lombardia e Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto NEXT
materiale
laboratorio ascoltamondo
Attività correlata allo spettacolo:
ASCOLTAMONDO
laboratorio teatrale sul tema dell’ascolto e delle diverse forme di comunicazione.
Che cosa vuol dire ascoltare? Si ascolta solo con le orecchie? Ascoltare e udire sono la stessa cosa?
Per introdurre i bambini al tema dell’ascolto inteso non solo come attenzione ai suoni delle cose o alle parole delle persone, ma includendo le molteplici forme di comunicazione, si proporrà uno straordinario viaggio nell’Ascoltamondo.
Un viaggio alla scoperta di paesi e personaggi nuovi e insoliti, dove i bambini si alleneranno a mettere in gioco e sviluppare un ascolto attento e globale dell’altro e di ciò che li circonda.
Si scoprirà così che si può comunicare con le parole, con i silenzi e con il corpo.
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