4+
Oggi è il compleanno di Bianca, ma qualcuno non ha intenzione di festeggiarlo: il papà non c’è, gli amici non arrivano, Bianca inizia a innervosirsi, e scopre così di avere un lupo, Wolf, che ha trovato casa nella sua pancia.
Wolf le fa dire sempre di NO, le impedisce di star ferma, la fa ululare e la rende aggressiva con tutti, ma soprattutto la fa arrabbiare.
Lei prova a controllarsi, ma sembra che Wolfi, come lo chiama lei, abbia sempre la meglio.
WOLF! Bianca e il suo lupo unisce tre livelli semiotici che vanno a completarsi agli occhi dei giovani spettatori: l’intima emotività dell’attrice in scena, la tecnologia multimediale del visual mapping e l’accompagnamento sonoro.
Le pareti della cameretta di Bianca diventano così specchio delle sue paure e della sua solitudine; il lenzuolo del suo letto diventa l’oggetto su cui sfogare tutta la frustrazione e la rabbia che prova, fino a raggiungere un climax che le permette di scacciare Wolf, almeno per un po’. Solo passando attraverso la noia – concetto quasi dimenticato nell’agire quotidiano dei bambini – e la conseguente tristezza, Bianca può finalmente imparare ad addomesticare questo suo animale.
Durata: 50 minuti circa
Età consigliata: 4+ (scuola dell’infanzia e scuola primaria)
regia Tiziano Ferrari
con Sofia Licini
illustrazioni Antonio Bonanno
musiche originali Federico Laini
animazione immagini Roberto Frutti
luci e scene Marco Raineri
costumi Marilena Burini
consulenza neuropsicomotricista dott.ssa Laura Boffi
consulenza psicoterapeuta dott.ssa Sylvie Zenoni
Spettacolo sostenuto da Regione Lombardia e Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto Next
dicono di wolf
Ho scelto di portare la mia classe al Teatro San Giorgio, a vedere WOLF, quando ho saputo che uno dei temi fondanti era la gestione della rabbia. Per molti, anche a 10 anni e oltre, spesso convivere con il lupo che hanno dentro non è facile. Oggi, una volta in sala, mi sono fatta prendere dallo spettacolo e, all’inizio, ho pensato che questa bambina in fondo non era poi tanto arrabbiata.
Poi mi sono ritrovata a pensare che la musica, (volutamente) fintamente allegra, che accompagnava Bianca nella creazione della sua festa ideale, mi risultava un po’ ossessiva.
A poco a poco mi ha preso un’inquietudine legata alla solitudine di questa bambina. Le sole voci che l’accompagnavano erano di persone che la temevano e la fuggivano.
La sua rabbia è andata in crescendo, è diventata distruttiva. Il bianco e nero dei suoi disegni mi ha rattristato, e neppure i suoi giochi con Wolf sono riusciti ad alleggerire il mio animo che ormai soffriva con lei.
Poi ho capito che pian piano qualcosa stava cambiando.
Ho seguito trepidante la creazione del suo bosco…e quando la sua tristezza ha preso spazio e ha dato anima ai suoi disegni, ho sentito che Bianca ce l’aveva fatta. Quando sono arrivate le farfalle… ho sentito un nodo in gola. La verità è che io Bianca la conosco (e sono molto fiera di lei).
M.S. insegnante scuola primaria
recensione su eolo - a cura di mario bianchi
Di semplice e immediata fruizione per i bambini più piccoli, WOLF ha come tema la rabbia e ha come protagonista Bianca, interpretata senza “bamboleggiamenti” da Sofia Licini che nella sua stanza sta festeggiando il suo compleanno.
Piano piano, partendo da un regalo non gradito, la rabbia prende possesso del suo cuore.
Le emozioni di Bianca vengono esplicitate sulle pareti della sua stanza dalle immagini, un poco vintage, di Antonio Bonanno.
Bianca saprà governare le proprie emozioni venendo a patti con il suo lupo con cui imparerà a convivere.
Lo spettacolo si fa amare per la sua semplicità e la chiarezza dei suoi intenti, resi con credibilità dalla giovane interprete.
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